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I più grandi libri sacri della storia dell'umanità

2. 7. 2015
Esistono tanti testi sacri quante sono le maggiori religioni ed i movimenti spirituali. Per lo più si tratta di scritture incentrate sulla cosmogonia (origine dell'universo), sulla nascita dell'uomo, in particolare del suo capostipite (mitizzato, e talvolta divinizzato), da cui deriva la relativa discendenza. 

I testi sacri delle principali religioni monoteiste

Partiamo dalla Bibbia, testo sacro della religione cristiana tramandato in principio oralmente e formato da una moltitudine di libri, suddivisi in base a genere, costituzione, linguaggio e periodo storico. A differenza del Tanakh (Bibbia ebraica), la Bibbia cristiana riconosce al suo interno una distinzione vera e propria: Antico Testamento, i cui scritti risalgono a tutto il periodo che antecede la nascita di Gesù Cristo, e Nuovo Testamento, focalizzato sull'avvento nel mondo del Messia. L'Antico Testamento è composto dal Libro dei Salmi (lodi, suppliche ed atti di meditazione), mentre il Nuovo Testamento dai Vangeli (racconto della vita e degli insegnamenti di Gesù di Nazareth) e dagli Atti degli Apostoli (racconto dell'evangelizzazione del mondo dall'ascensione di Cristo fino all'insediamento di Paolo nella Capitale, passando dalle opere di Simon Pietro).
Il  Corano, testo sacro dell'Islamismo, è la rappresentazione del messaggio rivelato a Maometto da Allah per mezzo dell'arcangelo Gabriele circa 14 secoli fa. Il libro consta di 114 capitoli, chiamate in gergo sūre (distinte a loro volta tra meccane, risalenti al periodo antecedente all'emigrazione di Maometto da Mecca a Medina, e medinesi, successive all'emigrazione) e suddivise rispettivamente in 6236 versetti. Più genericamente, l'opera conta 30 parti (juzʾ), mentre si indicano con le terminologie ḥizb o manzil ciascuna sessantesima porzione, ognuna distinta da un segno tipografico particolare. La suddivisione è dettata dall'esigenza di indicare la recitazione di una specifica parte in determinati momenti del giorno durante il Ramadan (nona mensilità del calendario lunare dei musulmani, lo stesso periodo in cui è tramandato fu rivelato a Maometto il messaggio sacro del Corano).

I testi sacri delle principali religioni politeiste

Per quel che riguarda l'Indusimo, i libri sacri sono molti, suddivisi in due grandi filoni, quello della 'rivelazione' (chiamati anche cruti, per lo più insegnamenti e messaggi espressamente rivelati da Dio, meglio noti anche con il nome de 'I quattro Veda'), e quelli della 'memoria' (smrti), che non presentano la stessa dote dei testi appartenenti al primo gruppo.

Menzioniamo anche il Buddismo, che vede nei 'tre cesti' una raccolta dettagliata dei maggiori insegnamenti della dottrina religiosa. Al suo interno ritroviamo il Sutra (Testi), incentrato sulla didattica di Gautama Buddha, il fondatore assoluto, la Vinaja (Disciplina), contenente il regolamento monastico della nuova comunità venutasi a creare, ed il Trattato dottrinale (Abhindharma, conosciuto come 'Piccolo Veicolo'), che si pone l'obiettivo di delucidare il significato dei primi due libri (chiamati anche 'Grande Veicolo'). 

Infine, accenniamo anche allo Shintoismo, la prima grande religione professata in Giappone, fondata, per l'appunto, sullo 'Shinto' ('via degli Dei'), che raccoglie al proprio interno i tramandi mitologici e le credenze culturistiche trapassati negli anni dal popolo nipponico quando ancora non contaminato dalle tradizioni cinesi ed indiane. Più che ispirato da Dio, lo Shinto si rifà all'operato di specifici iniziati.