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La vita ed il lavoro di Papa Francesco: le ragioni alla base del suo successo

7. 5. 2014
Jorge Mario Bergoglio è Papa Francesco, primo pontefice originario del continente americano, succeduto a Papa Benedetto XVI, dimessosi dall'incarico per ragioni prettamente personali. Era il 13 marzo 2013 quando il cardinale argentino, nativo di Buenos Aires, si affacciava da quella fatidica finestra, salutando tutti i fedeli con fare spontaneo e cordiale. Da quel momento, un'empatia è scattata come una molla tra la sua figura, spoglia d'austerità, e l'ordinarietà della gente comune, che Bergoglio sembra sentire con grande trasporto. Francesco è un Papa sicuramente fuori dagli schemi: eclettico, ma al tempo stesso semplice, vicino ai problemi della gente, e sempre presente nella vita delle persone. A lui piace prendere parte della quotidianità di ciascuno: come meglio può, interviene in punta di piedi, senza troppi proclami, e si mette in contatto con chi crede necessiti del suo aiuto per qualche motivo particolare. 

Il rapporto con i fedeli: 'Chiesa povera per i poveri'

Cosa piace realmente del Santo Padre? Cosa lo rende così tanto popolare? Stando ad un sondaggio demoscopico recentemente lanciato, Bergoglio ha conquistato la fiducia dei credenti per l'attenzione dimostrata nei confronti dei più deboli, e per la sua vicinanza alla gente. Nove italiani su dieci hanno dichiarato di fare pieno affidamento nella figura del Papa: circa il 90 % dei nostri connazionali, una media senza precedenti. Non aveva fatto meglio di così nemmeno Papa Wojtyla, recentemente canonizzato insieme a Giovanni XXIII, soltanto a distanza di 9 anni dalla sua morte. Nel frattempo, la vita di Papa Francesco prosegue con genuinità, spoglia di qualsivoglia privilegio generalmente riservato a chi sale al soglio pontificio. Basta col classico protocollo: croce d'oro, mozzetta e scarpe rosso non fanno per lui, per dare un calcio netto all'opulenza che, purtroppo, ancora oggi diversi cardinali, vescovi e monsignori ostentano con fierezza. Per riuscire nell'opera di evangelizzazione serve innanzitutto ridimensionare la percezione che i fedeli hanno della Chiesa, che dovrà farsi 'povera per i poveri', abbattendo quelle barriere che oggi molto più di ieri si interpongono con decisione alla conversione dei popoli.

Papa anti-conformista, molto spesso criticato dai conservatori

Francesco è un riformista, che non impartisce lezioni attraverso dogmi, ma dando lui per primo il buon esempio da seguire. Rispetto alle convinzioni tradizionaliste, il pontefice si è dimostrato piuttosto aperto, dando una visione personale di tematiche anche scottanti. Conforme alla posizione mantenuta dalla Chiesa in merito ad aborto ed eutanasia (ritenute espressioni favorevoli alla 'cultura della morte'), Papa Francesco si relaziona diversamente per quel che riguarda talune pratiche anticoncezionali, quale l'uso dei contraccettivi, utili in determinati casi come forma di prevenzione contro malattie a diffusione sessuale. In netta collisione anche con quella che era stata fino a poco tempo fa la concezione papale rispetto agli omosessuali, il Santo Padre ha anche affermato che non c'è condanna per loro, ma solo comprensione e misericordia, perché la Chiesa è la casa di tutti, e non sicuramente una piccola cappella che raccoglie in sé un gruppetto selezionato di fedeli. Naturalmente, queste parole sono costate a Francesco le critiche più aspre da parte degli estremisti conservatori, che l'hanno bollato come un anti-conformista destinato a nuocere più che a sanare. Sono in molti, invece, a credere nell'esatto contrario.